venerdì 14 maggio 2010

Ci vuole un fiore

Courtesy Style at home

Stella McCartney, p-e 2010



Blugirl


Victor&Rolf

Come ogni anno in primavera sbocciano i fiori, e come ogni anno i fiori sbocciano anche nelle passerelle di moda e nei negozi, su abiti, borse, scarpe e oggetti di design. É tempo di gardening, fuori e dentro l’armadio: fate largo a papaveri, peonie e rose! Alle amanti dei fiori segnalo FlorAvventura,  il primo reality show interamente dedicato ai fiori e al loro mondo, che inizierà il 31 maggio a Milano  e si concluderà il 27 giugno a Genova . E’ l’Italia raccontata attraverso i suoi fiori, e scoperta da squadre di esperti e appassionati. Sei partecipanti – tre concorrenti e tre floral designers – alla ricerca dell’Italia (s)perduta e di tutto ciò che accade tra un seme e un fiore, nelle sue regioni: Toscana, Campania, Sardegna, Liguria, Puglia, Lazio, Calabria. Se l’idea vi piace, l’intero reality sarà trasmesso sulla web tv Florasat (www.florasat.tv). Se non vi piacciono i reality ma siete appassionate di fiori, vi consiglio di  dare ugualmente un'occhiata: potrete scoprire tutti i segreti dei floral designer e imparare a fare composizioni floreali davvero carine.

giovedì 13 maggio 2010

La signora del trompe-l'œil

   Aveva detto di voler morire in mare e così è stato. La notte tra lunedì 11 e martedì 12 maggio è morta a 90 anni Giuliana Coen Camerino, in arte Roberta di Camerino. Se ne è andata mentre era a bordo della sua barca, che aveva chiamato Giada, facendosi cullare dal mare dell'Istria. Una storia d’altri tempi la sua, vissuta nei fasti di un’epoca che non esiste più. Le immagini che ho trovato non rendono giustizia a chi, come lei, ha davvero fatto la storia della moda italiana, pensate che fu la più famosa e la più osannata dei nostri stilisti all’estero. La sua invenzione fu disegnare e stampare pieghe, colletti, revers, asole bottoni su abiti in jersey che al di là di una illusione ottica,  erano, invece, lisci, lineari e ingualcibili, a prova di una ventiquattrore. 
Una vita vissuta splendidamente nelle case di Lugano e di Venezia ma soprattutto in barca, perché la Dogaressa, come in molti l'hanno soprannominata lavorava, creava, disegnava e navigava ancora a un’età più che rispettabile. Della sua città era innamorata e proprio in una calle veneziana nel '45 aveva aperto il primo laboratorio per dar vita alle sue inimitabili borsette di velluto con i ganci e le chiusure che rubavano i segreti agli artigiani che facevano le gondole. Queste icon bag  furono ideate dalla signora nel periodo trascorso in Svizzera dove la famiglia veneziana dei Coen aveva trovato rifugio dalle persecuzioni fasciste.  Negli anni ’50 tutta New York era ai suoi piedi.  Le sue bag piacciono ai più importanti nomi della moda da Coco Chanel a Christian Dior, per non parlare della famosa "Bagonghi" preferita da Grace Kelly, Andie McDowell, Isabella Rossellini e della "Caravel" scelta da Madonna.
Nel 1956  Roberta di Camerino, grazie al suo “maglione illustrato” è premiata con l'Oscar della Moda, il Neiman Marcus Award. Salvador Dalì, avaro di complimenti disse: “ é la prima volta che vedo l’arte nella moda, ci vuole talento e lei ne ha”. Quando nel 1963 la signora di Camerino presenta nella Sala Bianca di Palazzo Pitti la sua linea di abbigliamento è già una star e arriva con i suoi tre inseparabili bassotti a pelo ruvido. Per la prima volta vanno in scena capi estremamente innovativi ispirati al più illusionistico e ingannevole dei motivi pittorici: il trompe-l'oeil. Nella sua lunga carriera firma con con la R maiuscola ombrelli, profumi, occhiali, lenzuola e tantissimi altri oggetti. Il marchio Roberta di Camerino fu il primo brand italiano a conquistare l’estremo Oriente. Negli anni '70, infatti,  viene firmato l'accordo con il colosso Mitsubishi Corporation per l'esclusiva in Giappone delle linee dell'azienda. Dopo varie vicessitudini nel 2008 la maison è comprata dal Sixty Group (colosso della moda, controlla sette marchi, tra cui Miss Sixty ed Energie, quindi Sixty, camiceria vintage da uomo, il trasgressivo Killah, fino a Murphy & Nye) di Vicky Hassan e Renato Rossi.

La mitica bagonghi bag
 

Aveva scelto come etichetta il nome Roberta per via del famoso film con Ginger Roger e Fred Astaire, e la colonna sonora dei suoi défilé è sempre stata "Smoke gets in your eyes"; vi aveva aggiunto quel "di" nobiliare e poi il cognome del marito



Nuovo atelier veneziano di Palazzo Loredan Grifalconi, in Calle della Testa

mercoledì 12 maggio 2010

Effetto cipria

Stella McCartney

Blugirl

Alberta Ferretti

Valentino


Devo confessarlo: il cipria non mi è mai piaciuto, ma da qualche mese sono stata letteralmente conquistata da questa tonalità estremamente naturale. Discreto, ultra-chic, tenero e bon-ton,  il nude color è apparso in sfilata  in moltissime versioni, da abiti da sera a tute intere raffinatissime, da dress con ruches a tubini drapé. Insomma, che sia cipria, sabbia avorio, rosa conchiglia o beige…è tutto un perpetuarsi del "non-colore" anche su borse e scarpe. Un consiglio: i colori neutri  non sono  così semplici da portare. Fate attenzione alla sfumatura che sceglierete, perchè alcune tonalità tendono a spegnere una carnagione già diafana di suo.

martedì 11 maggio 2010

A 17 anni ero proprio come Carrie!

Sarah Jessica Parker e Candace Bushnell alla presentazione del libro "The Carrie Diaries"







Se sul grande schermo Carrie&Co arriveranno il 28 maggio con Sex And the City 2, sulla carta stampata, in America, la piccola Carrie è dal 27 aprile alle prese con “The Carrie Diaries”. Si chiama così il nuovo libro di Candace Bushnell, la creatrice delle quattro amiche più famose di Manhattan. Leggendo qua e là tra vari siti americani, ecco che cosa ho scoperto. Carrie ha 17 anni e frequenta l’ultimo anno di liceo in una piccola cittadina del Connecticut, non lontano dalla grande mela; sogna di diventare una scrittrice e si è presa una bella cotta per Sebastian Kydd, la versione giovane di Mr Big. Insomma, il classico ragazzaccio che tutte a quell’età abbiamo incontrato.
Cosa fa una Carrie versione teen ager? Parla di ragazzi, è alle prese con i piccoli drammi delle rivalità fra amiche e discute con il padre che la vede laureata alla Brown University…
E’, insomma, come ogni normalissima ragazza adolescente: in cerca di tante risposte. Leggendo il suo diario, impareremo perché Carrie è andata a vivere a New York e come ha incontrato Samantha, Miranda e Charlotte. A proposito, anche se il libro non è nella lista dei miei preferiti comprerò la versione originale non fosse altro per la copertina, molto “vanity”; ricorda la monogram graffiti di louis Vuitton.
Ah, dimenticavo. In Italia “Il Diario Carrie” (Piemme) uscirà il 3 giugno, ma non so se avrà la stessa cover…

domenica 9 maggio 2010

Miles Aldridge, il fotografo dell’inconscio








Uffa, si ricomincia… odio il lunedì!  Per distrarmi da questo inizio settimana vorrei catapultarmi in un’altra dimensione, quella di Miles Aldridge,  uno dei miei fotografi di moda preferiti. Ho raccolto una selezione dei suoi ritratti, a mio parere i più incisivi.  Se volete vedere alcune di queste immagini fatevi un giretto a Firenze. Sì, perché le sue creazioni  sono raccolte fino al 1 settembre in una mostra al Gallery Art Hotel; si tratta di una rassegna quasi privata fatta di 18 foto, più alcuni tra i suoi disegni e schizzi che vi faranno capire meglio il suo genio, un po’ pazzo e un po’ visionario.  Che dire di Miles, oltre al fatto che è londinese  (e questo per me è già abbastanza...)? Beh, che è  sposato, ha quattro figli ed è very charming. Inoltre, illumina con il suo stile le migliori riviste del pianeta: Vogue, The New York Times, Numerò, The New Yorker... Recentemente in un’intervista a Vogue ha confessato “Ogni donna ha una vita segreta, fatta di desideri inconfessabili. È questo che voglio far emergere"… Se penso a mia madre, a mia sorella, a mia moglie, mi rendo conto che ci sono dei temi comuni a tutte loro: bellezza, ansie, frustrazioni... “Quando scatto una foto a una donna, posso pensare a lei in un film, ma, d'altra parte, la vita è così ricca, così drammatica.” . Guardando queste foto vi renderete conto che Aldridge privilegia tonalità artificiali: il giallo fosforescente, il rosa chewing-gum, il verde bottiglia ed il profondo blu. Protagoniste assolute le donne, segretamente annoiate e insoddisfatte, caratterizzate da un pallore spettrale e da una bellezza ammaliante, un mix di sensualità ed algida perfezione fuse assieme. Davanti ad ogni scatto ci sarebbe tantissimo da dire, perchè Miles comunica con l’inconscio di ognuna di noi...e

Infiocchettatevi!!!

Blugirl
Moschino Cheap&Chic
Sportmax
Vionnet

Valentino
Miu Miu

Grey Mer

Accessorize

Patrizia Pepe



La moda a volte si ripete. Le nuove tendenze primavera-estate 2010 richiamano dettagli anni '80, con risultati davvero contagiosi. É come se una pioggia di fiocchetti si fosse abbattuta su giovani filles spensierate, innamorate della vita e dell’amore. Una cascata di deliziosi laccetti annodati scorre da tutte le parti: freschi e leggeri, volano lungo il corpo, regalando a chi li indossa un senso di libertà e un tocco raffinato. Anche gli accessori si adeguano a questo stile fresh& sweet che non ha niente di retrò, anzi, è estremamente metropolitano. Allora perchè non cedere a questo divertente capriccio della moda? In fondo, in tempi come questi, bisogna reinventarsi sempre. e l’allegria è importante per lo spirito. Allora, coraggio: osiamo!

venerdì 7 maggio 2010

Black and white: forever lovers...



Chanel
Giorgio Armani

Gucci

Malene Birger

Black&White, eterni amanti che si cercano, si rincorrono, si prendono e si lasciano. Sulle passerelle, al cinema, nel design. Fra Op-Art e oggetti eccentrici. Bianco: solare, romantico, pulito. Nero: elegante, aggressivo, misterioso. La suggestione del contrasto tra questi due "non colori" assoluti ispira da sempre l'haute couture.  Sarà perché adoro la moda in tutte le sue possibili interpretazioni questa tendenza - diciamolo pure, quasi importabile - mi sembra il massimo dello chic.  E a voi, che avete un animo romantico, piace l'incontro di questi due eterni innamorati?

giovedì 6 maggio 2010

Il mondo in bianco e nero di Nika









 modesty sofa

maid chaire 

scarlet



lolita lamp

 black cherry lamps
 Nika Zupanc, giovane designer di origine slovena, è la gothic-chic girl che gioca con il bianco e il nero in modo estremamente stravagante, dando vita a oggetti minimal-romantici dal fascino femminile.Guardate questi pezzi davvero raffinati. Si va dalla macchinina laccata al divanetto con trine e fiocchetti, dalle sinuose sedute "pazze", rifinite da un contorno merlettato, ai tavolini multiuso che all'occorrenza possono trasformarsi in portaoggetti. E poi ancora lampade da tavolo, che richiamano certi cappellini da signorina degli anni anni '20, e l'originale lampadario a ciliegie - il mio favorito! Per saperne i più visitate il suo sito.


mercoledì 5 maggio 2010

Cowgirl Style

Courtesy Terranova p/e 2010
www.terranovastyle.com

Il look da cowgirl, con i classici stivaletti in cuoio a punta e il cappello alla texana, hanno affascinato intere generazioni. Basta pensare a Marilyn Monroe nel film Fermata d’autobus. Come realizzarlo? Si parte dalla camicia ampia sbottonata che può essere bianca o a quadrettoni. Poi si passa ai jeans infilati nei mitici camperos. A me piace moltissimo anche la minigonna in denim abbinata a stivali borchiati o con frange. Ultimo dettaglio, le borse oversize da portare a tracolla. Siete pronte per il rodeo?